Pasta fresca sinonimo di Italia

Difficile trovare un simbolo di italianità più universale della pasta.
Esiste forse cibo più naturale e semplice della pasta? Tutti gli italiani la consumano quotidianamente e sicuramente questo alimento non manca mai nelle nostre cucine.
La vendita di pasta online proposta su itmadein.com garantisce al consumatore elevata qualità e autenticità del prodotto e permette di scoprire marchi unici di piccoli produttori locali.
Nessun additivo chimico o conservante, perché è l’essicazione del prodotto estruso che permette un’indefinita conservabilità.
Nessun colorante: guardando in controluce un fascio di spaghetti ritroviamo la luminosità del sole assorbita dal chicco di grano e restituita dalla semola.

In particolare la pasta fresca, fatta in casa, è uno dei simboli dell’italianità nel mondo e del Made in Italy.

Le prime tracce di utensili per fare la pasta fresca risalgono agli Etruschi, ma sarà a Napoli alcuni secoli dopo che comparirà il primo esempio di pasta fresca come la conosciamo noi con i “maccheroni”.
E’ definita pasta fresca una miscela di farina di grano tenero o semola di grano duro con acqua o altra sostanza più o meno liquida, in particolare le uova: la definizione di “fresca” deriva dal fatto che contiene fino al 30% di umidità. La pasta fresca a base di farina di grano tenero e uova è più diffusa al Nord, mentre al centro e al Sud si predilige la farina di grano duro.

Oggi esistono molte forme di pasta fresca e anche l’impasto può essere di diversi tipi, con l’utilizzo sempre crescente di farine integrali.
Il procedimento per fare la pasta fresca si tramanda di generazione in generazione e ogni regione vanta un tipo diverso: i Pizzoccheri della Valtellina; gli Spatzle originari della Germania poi diffusi in Trentino-Alto Adige; i Bigoli veneti; i Fescheirol e i Tajarin piemontesi; le Trenette e le Trofie genovesi; i Maltagliati dell’Emilia-Romagna; i Passatelli romagnoli; i Pisarei piacentini; le Lasagne bolognesi o napoletane diffuse poi in tutta Italia come le Tagliatelle e gli Strozzapreti; i Pici, le Pappardelle e i Testaroli toscani; gli Strangozzi umbri; i Tonnarelli del Lazio; le Orecchiette pugliesi; gli Scialatielli e i Paccheri napoletani; la Fregola sarda; gli Anelletti siciliani; le Fileja, i Cannarozzi e gli Schiaffettoni calabresi; gli Strascinati lucani; i Cavatelli e i Fusilli del Molise ma presenti nella tradizione di molte regioni del Sud; i Ravioli che cambiano nome in base alla regione (Agnolotti in Piemonte, Anolini nel piacentino e nel parmense, Tortelli in Emilia e Toscana) …

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