La Lucania romana

Essa si estendeva dal mar Tirreno fino al golfo di Taranto.
Comprendeva, quindi, a nord-ovest, la parte centro-meridionale dell’odierna Provincia di Salerno, zona del Cilento e del Vallo di Diano, e il Sannio irpino; a sud, la parte nord-orientale dell’alta Calabria da Castrovillari a Sibari.
Al centro, comprendeva tutta l’attuale regione Basilicata, i cui confini erano: la Valle del Sele a nord-ovest, che la separava dalla Campania, la Valle del Bradano a est/sud-est, che la separava dall’Apulia, e i due fiumi Lao e Crati, che a sud/sud-ovest la separavano dalla Bruzia. Quasi tutto il territorio della Lucania era occupato dagli Appennini e a nord era delimitato dalla catena dei monti Alburni.
Comprendeva il golfo di Policastro fino alle vette del Monte Sirino e del Pollino, oltrepassati i quali si arrivava alla foce del Lao.
Verso est le montagne degradavano in altipiani fino a giungere alla Piana di Metaponto e al golfo di Taranto.

Cucina contadina lucana e peperoni cruschi

I peperoni cruschi sono una specialità di questa terra.
I peperoni, dopo essere stati puliti, vengono fatti essiccare, per poi essere macinati e utilizzati nella preparazione di salumi e conserve. Perché si secchino bene, i peperoni vengono infilati in lunghi spaghi e appesi ai muri esterni delle case, detti inserti. In alcune zone vengono fritti: per questo sono chiamati cruschi.

La cucina lucana è ricca di sapori ed odori intensi, come nella tradizione della cucina mediterranea: è impossibile resistere alla tentazione di assaggiarla o anche semplicemente di “annusarla” …