Olio extravergine d’oliva

L’Olio di oliva è da sempre alimento fondamentale della Dieta Mediterranea, dall’antica Roma attraverso i secoli fino ai giorni nostri. E’ parte integrante della storia e della cultura italiana, recentemente riconosciuto come patrimonio mondiale dell’umanità.
Alimento sano per eccellenza, visto l’alto contenuto di grassi insaturi, di vitamine e di sostanze antiossidanti come i polifenoli ed il carotene.

La sua storia

Il luogo d’origine dell’ulivo è l’Asia Minore, ma ci sono tracce di antiche coltivazioni in tutto il bacino del Mar Mediterraneo. Oggi l’ulivo viene coltivato anche altrove, ma le quantità prodotte nei paesi mediterranei, specialmente in Italia, sono di gran lunga superiori al resto del mondo.

In Italia l’ulivo ha origini antichissime: pezzi di legno, olive mature e non mature, foglie e noccioli di olive risalenti al VI secolo a.C. sono stati rinvenuti nella piana del Sele nei pressi del tempio di Paestum e nell’antica Volcei, a testimonianza della sua coltivazione sin dal tempo della Magna Grecia. Diffondendosi poi su tutto il territorio italiano è giunto sino al nostro tempo.

L’olio d’oliva è alla base della piramide alimentare per un’alimentazione sana ed equilibrata.
Colonna portante della dieta mediterranea, l’olio è sempre presente sulle  tavole italiane: viene utilizzato per fare il soffritto del ragù o come parte di una marinatura, come mezzo di cottura per i fritti o semplicemente a crudo sull’insalata.

Esistono sei categorie di olio, di cui la prima prevede due sottocategorie.
Per semplicità, possiamo individuare tre categorie principali: olio d’oliva, olio vergine d’oliva e olio extravergine d’oliva.
La differenza sta, oltre che nel tipo di olive e nella procedura di ottenimento dal frutto, anche dalla sua acidità: l’olio extravergine di oliva deve avere un quantitativo di acido oleico che può arrivare al massimo a 0,8 g per 100 g.

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